The Agile Coach
06 Nov 2009
Attualmente sto lavorando come una sorta di "Agile Coach" all'interno di un'azienda nell'ambito di uno stage, e mi sono ritrovato a studiare molto materiale al riguardo. In questo post ho annotato i punti più importanti dal mio punto di vista leggendo l'articolo The Agile Coach sul numero di Novembre di "PragPub":
- Il compito dell' agile coach è quello di aiutare il team a incrementare le proprie performance e ottenere i benefici dei principi dell'agile. Il modo in cui questo viene fatto è guidando il team ad essere più consapevole del proprio workflow e di modi più efficienti di collaborare. Un buon coach deve essere in grado di insegnare come applicare le tecniche agili e di aiutare il team ad acquisirne competenza.
- Il coach può essere anche un membro del team, ma le responsabilità nel progetto possono distrarlo dal suo compito (coaching del team). Perciò un coach preferibilmente non ha un ruolo attivo nel progetto a cui lavora il suo team.
- Le doti e i requisiti necessari per un agile coach sono:
** Passione per l'Agile.
** Esperienza nell'applicarne le pratiche e i principi.
** Abilità interpersonali: comunicazione, lavoro di squadra, ecc.
** Abilità di problem-solving.
** Pragmaticità.
** Umiltà.
- L'approccio di planning conviene rimanga semplice: preferibilmente una lavagna fisica sul posto di lavoro. Per team distribuiti in genere usare fogli di calcolo e wiki è sufficiente, il software di ALM (Agile Lifecycle Management) porta facilmente a piani iper-complicati. Su questo punto non sono molto d'accordo: un buon software è essenzialmente una lavagna virtuale con molte funzionalità aggiuntive che permette di semplificare molto la gestione di un progetto al punto di potersi quasi "dimenticare" del planning. Comunque mi manca esperienza in questo, vedrò.
- Avere il cliente spesso a disposizione è di essenziale importanza per il successo del progetto e uno dei compiti del coach è quello di aiutare a costruire una relazione stretta tra il team di sviluppo e il committente creando un senso di impegno condiviso.
- Se l'organizzazione non è convinta e non è consapevole di cosa significhi veramente essere agile, conviene cominciare con l'educarla da questo.
- E' importante, come coach, supportare la transizione all' agile e incoraggiare un atteggiamento di sperimentazione e apprendimento continuo.