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L'importanza di comunicare

30 May 2009

Non basta avere una buona idea, bisogna anche saperla "vendere". C'è una concezione comune secondo cui "una buona idea si vende da sola" ma purtroppo non è sempre vero: basta guardarsi attorno per vedere delle ottime idee che non hanno riscosso un grande successo a causa di una "cattiva campagna di marketing".

Una buona idea è un'orfana senza una comunicazione efficace.
-- "The Pragmatic Programmer", Andrew Hunt, David Thomas

Inoltre spendiamo buona parte delle nostre giornate comunicando (memo, email, discussioni con colleghi e management, interviste col committente, proposte di miglioramento, ecc.) per cui vale la pena farlo bene.

Personalmente mi sono trovato in molte situazioni in cui ho dovuto fare attenzione al modo in cui comunicavo per sostenere la validità del mio punto di vista. Ad esempio quando ho proposto il VCS Mercurial al team con il quale ho sviluppato un progetto all'università per ingegneria del software, o tutte le volte che abbiamo fatto delle presentazioni ai docenti del medesimo corso.

Come comunicare efficacemente

In "The Pragmatic Programmer" gli autori dedicano un capitolo a come comunicare efficacemente, in cui danno alcuni consigli che applicherò ai post di questo stesso blog e che riassumo qui.

Sapere cosa dire

Punto fondamentale e ovvio, ma troppo spesso ci si ritrova a digitare "Introduzione" e a cominciare a scrivere senza avere un'idea precisa di quello che si vuole comunicare.

E' utile quindi pianificare quello che si vuole dire, ad esempio scrivendo un'outline e modificandola finché la risposta alla domanda "questo comunica quello che sto cercando di dire?" è sì.

Adattare il messaggio all'audience

Ogni idea può essere presentata in modi diversi a seconda dell'audience: ve ne sono di diverse con bisogni, interessi e capacità differenti. E' quindi importante personalizzare il messaggio affinché sia recepito correttamente da chi sta ascoltando.

We've all sat in meetings where a development geek glazes over the eyes of the vice president of marketing with a long monologue on the merits of some arcane technology. This isn't communicating: it's just talking, and it's annoying.

Occorre avere una chiara idea di chi ascolterà il nostro messaggio e delle sue caratteristiche. Le seguenti domande possono aiutare:

Inoltre occorre adottare uno stile di comunicazione adatto. L'interlocutore preferisce andare dritto ai fatti oppure conversare? Preferisce uno stile formale o uno più sciolto?

Capire queste cose è importante per far recepire al meglio il messaggio.

Scegliere il momento giusto

Non ogni momento è il momento giusto. L'interlocutore può avere fretta, altro da fare o semplicemente può non essere dell'umore giusto. Una parte del capire le esigente dell'audience consiste nel capire le loro priorità, nel dubbio è sempre meglio chiedere: "è un buon momento per parlarti di ...?"

Questo, almeno in un blog, non è un problema visto la natura intrinsecamente on-demand del mezzo di comunicazione :)

Cura l'apparenza

E' uno sbaglio fare affidamento solo sul contenuto di un documento senza badare alla presentazione. L'aspetto è una caratteristica importante che concorre a veicolare efficacemente un'idea. Contenuto e aspetto devono essere curati in sinergia.

TIP 10: "It's Both What You Say and the Way You Say It"

Alcuni suggerimenti per documenti:


Coinvolgi l'audience

Un altro suggerimento (che non ho mai impiegato, mea culpa) è quello di coinvolgere gli interlocutori nel processo di produzione del documento per raccogliere feedback e instaurare una proficua relazione di lavoro.

Cosa che sembra abbia funzionato tra l'altro per la produzione di libri interi come Real World Haskell e Programming Scala.

Ragione per cui ho adottato questo approccio per il presente blog: nonostante il suo aspetto/layout sia ancora un work-in-progress è online e il repository dei suoi sorgenti è liberamente accessibile (in lettura) e pubblicato con licenza CreativeCommons.

Inoltre, nel caso di comunicazioni verbali è utile trasformare l'esposizione in una sessione interattiva, ad esempio facendo domande e chiedendo di riassumere quello che si è appena detto.

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